Ecco a voi la nuova rubrica “Love the skin you are in <3”, letteralmente “Ama il corpo in cui sei”. Vogliamo raccontarvi delle storie, storie che ci aiutino ad imparare che è possibile capire come sentirsi bene all’interno di un canone di bellezza che noi stesse dobbiamo definire per noi stesse. Facile a dirsi, difficile da mettere in pratica quando tutti pretendono la perfezione. Ho passato giorni a cercare donne che hanno deciso di vivere la propria vita non per far piacere agli altri. E più leggevo, più mi rendevo conto che sono tante e che hanno tanto da dire, tanto da mostrare, tanto da dimostrare. Accettarsi, volersi bene, piacersi: la combinazione perfetta, le tre parole magiche che dovrebbero farci camminare sempre a testa alta e senza temere critiche. Senza temere quella superficie che riflette ed accentua ogni nostro difetto. Lo specchio non ci scaraventa in faccia la realtà, ma solo quello che noi vogliamo vedere. Amiamoci senza nasconderci dietro quelle scuse banali di cui ci riempiamo la testa ogni giorno. Un paio di volte al mese conoscerete modelle e blogger nazionali ed internazionali che hanno fatto dei loro punti deboli una forza. Sicure e spavalde calcano le passerelle dei più famosi stilisti e postano foto su Instagram in cui mostrano al mondo le imperfezioni che le hanno rese uniche.
Oggi vi voglio parlare di Paola Antonini, vi dice qualcosa? Sì, è una modella. No, non è italiana. Sicuramente sarà alta, bella e magra, direte voi. Indovinato! Ma dietro il suo bel sorriso, dietro le sue forme perfette, c’è dell’altro. Paola è una bellissima modella brasiliana di 23 anni a cui manca una gamba, sostituita da una protesi.
Non potendola intervistare, è inutile anche solo accennare al dolore che ha vissuto e provato a causa dell’incidente prima e dell’amputazione dopo. E’ incredibile il modo in cui ha reagito e di come sia riuscita a dare un senso alla sua vita da disabile. Oggi fa la modella e si dedica alle sue passioni, lo sport e la danza.
Ha saputo trasformare la tragedia che ha vissuto in qualcosa di positivo, per sé e per chi come lei ha subìto una tale amputazione. Lei stessa afferma <<dato che la vita è troppo breve per essere noiosa, perché non posso avere una protesi coperta di glitter?>>. Ed è grazie ai medici dell’IPO (Instituto de Prótese e órtese) del Brasile con sede a San Paolo, che Paola può con la sua protesi salire e scendere le scale con movimenti rapidi, quasi come prima dell’amputazione, oppure utilizzarla anche sotto l’acqua. Proprio all’IPO è stata seguita un’altra ragazza, Isabella Antunes (seguitela su IG @isabelleantunes2016) a cui è stata amputata una gamba a causa di un tumore. Paola ha preso a cuore la sua storia, tanto da regalarle una protesi identica alla sua!
E magari penserete che sia tutta una trovata pubblicitaria o un escamotage per aumentare la sua visibilità e il numero dei suoi followers. A me, invece, piace pensare che di Paola Antonini su questa Terra ce ne siano tante e che, con gesti eclatanti o non, regalino possibilità concrete. #Unlikeany, l’hashtag che si trova spesso nei suoi post, significa diversa dagli altri, quindi unica.
Spero tanto che questo argomento vi coinvolga, come è successo a me.
Lea